Nel percorso di crescita di un essere umano vi è la malattia: tassello necessario alla formazione e allo sviluppo delle difese immunitarie del proprio organismo. Dopo esser diventati genitori ci siamo posti la questione di come gestire le cure per i nostri figli, in caso di malattia. E’ stato ed è tutt’ora un percorso di ricerca, ponderazione, informazione, e scoperta. Premetto che questo post non vuole essere una ricetta medica, non vuole dare indicazioni o terapie, vuole solo condividere la nostra esperienza: ognuno faccia poi le dovute ricerche e applicazioni del caso. Io non sono contraria alla medicina allopatica: la chimica ci ha permesso di avere uno standard di vita più elevato e di superare alcune malattie che in passato erano letali; ci permette di salvare delle vite e procura soluzioni laddove non si credeva possibile. Detto questo, credo che, come tutte le cose della vita, la chiave stia nell’equilibrio. Oggi vi è un abuso ed una meccanizzazione di alcuni processi per cui ciò che faceva bene infine fa male; forse non subito, ma a lungo andare porta danni.
Personalmente è da molti anni che utilizzo cure naturali, stimo molto la fitoterapia, poi l’omeopatia ed infine quando necessario ben vengano i medicinali allopatici. Credo inoltre nella capacità di autoguarigione del corpo e nell’assoluta necessità di aver fiducia in esso, la mente gioca un ruolo importante quando si tratta di malattia e guarigione. Quando sono rimasta incinta ho iniziato a indagare e a studiare, e così ho scoperto argomenti come microbioma e microbiota. Andiamo per gradi. Che cosa determina la salute di un essere umano? Sicuramente ci sono diversi fattori. Due persone possono vivere gli stessi eventi, gli stessi ambienti e contesti, eppure una può risultare sana e l’altra può ammalarsi. Che cosa ha determinato il successo di un organismo e il fallimento dell’altro? La natura è in costante evoluzione, e noi facciamo parte di essa. Inoltre forse a volte dimentichiamo che siamo solo una piccola parte delle infinite creature che popolano il pianeta, e che vivono in simbiosi, oppure che combattono l’una contro l’altra per salire un gradino nella scala evolutiva e trovare infine una nuova simbiosi- equilibrio. Guardando tutto questo da una prospettiva più ampia, ci rendiamo dunque conto che in termini evolutivi siamo praticamente dei neonati, come Homo Sapiens abbiamo circa 75.000 anni di vita, come Australopithecus Afarensis abbiamo circa 4,5 milioni di anni, veramente pochi paragonati ai quasi 5 miliardi di vita della Terra. Pachamama esiste da molto più tempo di noi, la sua memoria risiede in noi e in tutte le creature passate e future. La conoscenza della natura è lunga e ha affrontato la nascita e la crescita di questo globo meraviglioso che si trova nel nostro sistema solare, dove ha creato le condizioni ideali per TUTTE le forme di vita che l’hanno popolata fino ad oggi. Dio, per me, è la Natura.
Questa piccola digressione era per sottolineare che anche se la nostra conoscenza ad oggi ci sembra ricca, in realtà sappiamo ben poco e spesso, purtroppo, quello che sappiamo lo utilizziamo male. Per quanto riguarda il tema del post, la salute e le cure naturali, quando si pensa ad un bambino, ad un essere umano, possiamo partire a pensare alla sua salute già dalla vita prenatale. Come verrà vissuta la gravidanza, come è stato concepito, il nutrimento che egli riceve (non solo fisico) determineranno lo stato di salute psicofisica del nascituro. Vi invito a dare un’occhiata alla sezione libri gravidanza parto nella pagina dei libri consigliati sul mio sito. Un’altro tassello importantissimo, ed oggi ahimè veramente bistrattato (per fortuna però da qualche anno si è iniziato a parlarne e a cambiare le cose) è il TIPO di parto e con questo intendo compreso il travaglio. La natura, che come dicevo la sa più lunga di noi, e nel far passare il bambino dal canale vaginale, gli dona una carica batterica che andrà a formare il microbioma e dunque la salute per tutto il resto della sua vita. Anche il contatto pelle pelle tra madre e neonato è fondamentale, tutti i mammiferi infatti tengono i propri neonati vicini, in questa fase si continua a formare il microbioma e inoltre ha funzioni pratiche come la regolazione della temperature del bambino etc. Dunque, ben venga che esista il cesareo, io lo so bene (Vedi questo post ) ma che venga applicato quando DAVVERO necessario e in modo intelligente (come molti ospedali virtuosi già fanno) ovvero: contatto con la madre dopo aver estratto il bambino dal ventre, passare sul bambino un tampone di cotone che era stato messo in vagina precedentemente per aiutarlo a caricarsi di batteri che avrebbe preso durante il passaggio con parto naturale, non portare via subito il bambino e lasciarlo con la madre durante la fase di sutura del taglio cesareo in contatto skin to skin. Quando è nato Mete ho davvero tanto desiderato il clampaggio ritardato e lo skin to skin, nessuna di queste cose è avvenuta, il bambino mi è stato fatto vedere pochi secondi e l’ho rivisto dopo un’ora. Mio figlio è sano e forte perchè sicuramente sono tanti i fattori che comportano la salute di una persona, ma è meglio fare uno step in più verso la salute, che non uno in meno. Vi invito a vedere il documentario MicroBirth, davvero illuminante sull’argomento.
Altro tassello importante è l’allattamento al seno (se vuoi leggi post dedicato) : un altro modo per aiutare il nostro microbiota a formarsi in maniera naturale e sana. Anche qui, come per il tipo di parto, ben venga che esista il latte formula per i casi in cui davvero non sia possibile allattare: però sarebbe buona cosa informare, aiutare e sostenere le madri il più possibile nel processo di allattamento, che può essere faticoso e impegnativo come solo un neonato può essere, oltre che creare, come già in molti paesi avviene, una rete di latte materno donato da altro mamme da somministrare ai bambini che non possono ricevere quello della propria madre. La gente trova strano usare il latte MATERNO di un’altra mamma ma trova normalissimo usare un latte vaccino in polvere, chimico, processato e industriale che nulla ha a che vedere con le nostre caratteristiche e questa cosa non finisce di stupirmi. Il fatto è che è diventato normale, e dunque si accettano delle cose senza ragionare o porsi domande, e questo è davvero molto pericoloso.
Dunque che cosa determina la salute di un essere umano? L’idea che mi sono fatta è questa:
Punto primo: come diceva Ippocrate “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”. Siamo ciò che mangiamo, è fuor di dubbio. Quindi un cibo sano, vegetale, coltivato con amore e cura, privo il più possibile di sostanze nocive, è ciò che con cui dovremmo nutrire il nostro corpo. Io sono diventata vegan per motivi etici, molti anni fa, e poi strada facendo ho scoperto che quello che mi stava succedendo è che stavo anche meglio da un punto di vista di salute. Disturbi della digestione e della pelle spariti; la classica influenza annuale non mi è più venuta; non ho più sofferto di emicranie, e mi è migliorato il ciclo mestruale. Dunque per i miei figli sono convinta che questa sia la scelta più salutare. Un giorno una mia amica (non vegan) ha pubblicato una mia intervista su gravidanza e svezzamento vegan sul suo profilo e ho letto un commento di una persona che diceva ” La dieta vegana è assolutamente fattibile per i bambini MA CI VUOLE CONOSCENZA, MA TANTA TANTA TANTA!!! Non improvvisandosi in due gg vegani!”. Ho pensato… si beh, ci vuole SEMPRE la conoscenza. Non è che i bambini onnivori non abbiano deficit di crescita, carenze, malattie, etc. La questione non è se vegan o meno, la questione è sai davvero quello che mangi?
Oltre al cibo, ciò che determina la salute, a mio avviso, sono anche fattori come: quanto tempo spendiamo all’aria aperta, l’attività fisica che pratichiamo, la qualità dell’ambiente dove viviamo, l’amore che riceviamo (recente ed interessante questo articolo su come lo stress infantile produca adulti più vulnerabili alle malattie ), come si è formato il nostro microbiota intestinale (interessante questo articolo su correlazione tra disturbi della psiche e microbiota), quanti antibiotici abbiamo preso e quando, come abbiamo aiutato il nostro organismo a produrre le proprie difese immunitarie, l’inquinamento a cui siamo sottoposti, infine, esiste l’imponderabile, ciò che non sappiamo definire e per il quale non abbiamo risposta, il fattore che rende , a pari qualità di vita, una persona sana e una malata, una predisposta alla guarigione e un’altra no, e via dicendo. La Vita, del resto, porta con se inevitabilmente l’esistenza della morte, e non c’è dato sapere come, quando, perché. Quello che possiamo fare è aiutarla a sbocciare al meglio, nutrirla come meglio possiamo (e non mi riferisco solo al cibo), coltivarla ed onorarla in ogni suo aspetto poiché non c’è dato sapere quanto a lungo questo dono ci sarà concesso. Non oso immaginare cosa debba significare una malattia importante, o una patologia cronica per non dire la morte di un figlio, e non posso che abbracciare in silenzio tutti i genitori che si trovano a vivere una esperienza del genere, un’esperienza che senza ombra di dubbio nessuno di noi vorrebbe mai vivere e per la quale serve una forza che risiede nello spirito e va al di la di tutte le forze fisiche a noi concesse. Per cui è bene che esista anche una medicina moderna, fatta di chimica e tecnologia; quello che il mio cuore desidera in merito è che non perda mai di vista l’essenza dell’umanità stessa e che nasca da una ricerca e uno sviluppo eticamente sostenibile, senza sofferenza di altre creature (gli Anima-li) e senza il profitto come vessillo principale.
Adesso un po’ di esperienze pratiche su come gestiamo i malanni… che per ora sono stati molto basic: qualche febbre durata non più di 48 h, credo Mete in tutto due volte da quando è nato e Rumi una; dolori da dentizione, raffreddori, stitichezza. Le vie respiratorie sono quelle più delicate nello sviluppo delle difese immunitarie del bambino, poiché arrivano a completa maturazione verso i sette anni – dieci anni (leggi qui) .
Per i raffreddori, muchi e in generale problemi alle vie respiratorie utilizziamo: l’echinacea in gocce, le globuline della Remedia e le fialette per aerosol della GSE. Per la tosse mi sono trovata bene con Tussistin sempre Remedia.
Per la febbre abbiamo usato sia le globuline della Weleda , che vanno bene tra l’altro anche per la dentizione e le supposte Viburcol. Per la stitichezza, problema che ha avuto Mete poco prima dello svezzamento, ho utilizzato le globuline della Remedia Kindistip. Quando ci sono stati problemi di feci non molto belle, dissenteria, o quando in atto una malattia da raffreddamento, per aiutare l’organismo e le difese immunitarie ho dato i probiotici della GSE. Per problemi alla pelle (per esempio Mete si irritava la pelle del mento con la saliva per dentizione) ho utilizzato crema Malva Weleda oppure unguento calendula sempre Weleda.
Per aiutare i bambini a dormire, e in generale per il giusto apporto di magnesio, utilizziamo l’olio di magnesio. Lo sapevate che la sua assimilazione è migliore se via per via topica? Qui potete leggere tutti i benefici apportati dall’olio di magnesio.Per quanto riguarda la prevenzione, al mare utilizziamo nelle ore più calde e nel cuore dell’estate questa crema protettiva, che, a differenza delle creme solari (anche naturali) NON inquina poiché 100% vegetale. Non abusiamo delle creme solari perchè crediamo che il sole sia nostro amico, e i bambini sono esposti alla sua luce tutto l’anno e dunque si procurano una abbronzatura graduale (nonché producono così vitamina D). Evitiamo ovviamente le ore meno indicate nei mesi più caldi. Dopo il mare ed il sole ed in generale quando vogliamo aiutarli a rigenerare la pelle, utilizziamo invece un olio con macerato di Iperico, noto per le sue proprietà lenitive, cicatrizzante ed emolliente.Infine, per aiutare i bambini con le punture di zanzare, utilizziamo le gocce di lavanda, citronella e basilico nel diffusore oli essenziali, e sul corpo spruzziamo un po’ del fantastico ZetaFree che utilizzavamo ben prima dei bambini e che è in boccetta di vetro (yeah). Per puntura già avvenuta usiamo il gel sempre ZetaFree.
Ecco, questo è il semplice elenco dei nostri rimedi naturali, oltre a del cibo salutare ed equilibrato, con tanta frutta e verdura anche dal nostro orto, tanta vita all’aria aperta ed una quantità di coccole non misurabili 🤓. Non mi pronuncio sui rimedi allopatici perché non é lo scopo di questo post e soprattutto perché non sono un medico, ci tengo solo a sottolineare che qualora necessari siam ben grati che esistano e davvero mi sfugge come si possa arrivare a far morire un bimbo per una otite poiché ostinati sul non utilizzare un antibiotico o un medicinale tradizionale… Un conto è l’accanimento terapeutico quando in atto patologie severe, un conto è non curare in maniera consona una patologia facilmente curabile. Non è un giudizio sui genitori che hanno affrontato questa situazione, non li conosco e non so nulla di ciò che è davvero successo, però volevo spendere due parole su un fatto così gravoso perché il suo effetto è stato anche quello di gettare una luce negativa e di (ulteriori) pregiudizi su una pratica che è invece sana e sicura se fatta con intelligenza (cure naturali)…un po’ come quando si sente parlare di bambini vegani che stanno male a causa dell’alimentazione…Credo che li la questione sia l’ignoranza e la cecità, e che di fatto vi sia di mezzo uno stile di vita malsano e irresponsabile, al di la delle etichette. La mia opinione è che viviamo nel 2019. Io non voglio vivere come i miei antenati. Credo che ci sono delle conoscenze che dobbiamo tramandare, credo che la natura ci sia amica, ma credo anche che l’uomo abbia sviluppato una intelligenza che ci ha dato dei vantaggi soprattutto sulla cura delle malattie. Si può vivere in maniera naturale, sana, sostenibile e allo stesso tempo si può utilizzare internet, il cellulare, l’automobile, la lavatrice, la tachipirina, etc. Per cui come dicevo qualche riga sopra, con equilibrio e giudizio la verità sta nel mezzo, ogni persona è diversa, e fondamentale è essere informati e ben coscienti di ciò che si fa. Secondo me la risposta non è il passato e non è il presente, ma è un futuro nuovo, con una visione diversa e con una realtà che ha la saggezza del passato ma l’intelligenza del futuro. Della serie non è che dovremmo smettere di viaggiare usando gli aerei, aprire gli orizzonti ci fa bene, meglio sarebbe se potessimo volare utilizzando l’energia del sole e riciclando i materiali con cui sono fatti, per esempio.
Come disse Buckminster Fuller “Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda obsoleto il modello esistente.”
Rainbow Hugs 🌈 17-04-2019