INTEGRATORI 💊 DI UNA FAMIGLIA 👨‍👩‍👦‍👦 VEGAN 🌿

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Una cosa che ho notato negli anni è che una delle cose ci si aspetta da chi ha scelto uno stile di vita Vegan è che sia sostanzialmente invincibile. Se prendi un integratore o se ti succede qualcosa subito viene additata la scelta alimentare come colpevole. Rendiamoci invece conto che (soprattutto, tra l’altro) carenze, malattie e disagi avvengono continuamente e regolarmente in chi ha scelto una vita onnivora-carnivora. Quando ho fatto la mia scelta, diversi anni fa, l’ho fatta per motivazioni etiche, e poi durante il cammino ho realizzato quanto la mia salute migliorava e quanto alcuni disagi costanti della mia vita erano addirittura passate (miglior digestione, miglior salute della pelle, capelli, unghie, volte in cui mi ammalo (praticamente nulle..)). Inoltre ci tengo a precisare che a mio avviso la salute è fatta da tante cose, non solo dall’alimentazione, che pure gioca un ruolo fondamentale, vi sono aspetti che non si possono trascurare come: la qualità della vita che si conduce, la quantità di attività fisica, il tempo che si passa all’aperto, etc. Tutti questi aspetti, messi insieme, costruiranno un quadro completo. Vi sono poi delle fasi della vita ove ci possono essere delle necessità speciali, come per esempio durante una gravidanza o in alcune fasi della crescita, oppure ancora dopo una malattia significativa. Come fare in queste situazioni? Direi che la risposta sta in tutto quanto detto sopra più l’apporto di un aiuto extra, come possono per esempio essere degli integratori di qualità.

Gravidanza e allattamento:

Ferro: in gravidanza una delle cose che avviene e che è assolutamente normale (ovvero succede  nelle gravidanze onnivore) è la carenza di ferro e/o B12. Del resto il feto ne richiedere un apporto maggiore, che va ad intaccare anche le nostre riserve. Scrivono in un articolo di Uppa: “Il ferro e le sue “due facce”Un problema molto comune durante la gestazione è la carenza di ferro, il cui fabbisogno sale a 30 mg al giorno (dai circa 18 mg dell’età fertile). Se nella dieta pre-concepimento vengono previste quantità sufficienti di questo elemento, l’organismo della donna avrà risorse adeguate per far fronte alla gravidanza, mentre partendo già in deficit è molto probabile che le riserve termineranno tra la 12a e la 25a settimana. In quest’ultimo caso, è fondamentale assumere cibi che contengono sia ferro eme (o bivalente) sia ferro non eme (o trivalente). Entrambe le forme sono presenti nella carne animale, mentre le fonti vegetali contengono solo ferro non eme. Il fatto che quest’ultima tipologia sia più difficile da assimilare rispetto al ferro eme, può far pensare che sia anche meno utile a soddisfare le esigenze nutrizionali dell’organismo.” Se siete delle future mamme vegan, non sentitevi in difetto: la carenza di ferro è davvero normale anche – e soprattutto visto che le statistiche arrivano da li- nelle gravidanze inni-carnivore.

Durante la seconda gravidanza ho accusato una carenza di ferro, uscivo da una gravidanza precedente avvenuta solo 9 mesi prima e inoltre stavo ancora allattando. Ho provato diversi integratori naturali, ovvero integratori che non danno disturbo al tratto digerente. Uno dei migliori è questo di Floradix, una formula liquida dal sapore delizioso e dall’efficacia assicurata. Un’altra soluzione molto buona è quella del Ferrotone, sostanzialmente è solo dell’acqua molto ricca di ferro, dunque davvero molto naturale, io mettevo una bustina nello smoothie o in un estratto (si, perché affinché il ferro sia ben assimilato bisogna assumerlo insieme alla vitamina C). Un integratore molto potente, utile per riprendersi da una carenza in modo anche piuttosto veloce è il Ferplus Tre-tard. Attualmente invece, ovvero da quando è iniziata questa gravidanza, visto che il mio ferro stava bene, sto integrando con questo giusto per esser sicura di mantenere bene i livelli. Non lo prendo tutti i giorni, in quanto i miei esami effettuati durante tutta la gravidanza dimostrano che ho dei livelli di ferro buoni, per cui di tanto in tanto ne assumo qualche pastiglia al mattino. Del resto il ferro lo assimiliamo anche dai cibi che mangiamo regolarmente, come i legumi (lenticchie e ceci), spirulina che metto sempre negli smoothies (che bevo praticamente tutti i giorni), e attraverso anche altri cibi come frutta secca. Tanto più l’alimentazione sarà varia, tanto più sarà ottimale l’apporto di nutrienti fondamentali. Gli esami da fare per controllare il ferro sono : ferritina, transferrina e sideremia.

B12:  Durante la mia prima gravidanza non ho assunto alcuna B12, anche perché non ne avevo bisogno, mentre nella seconda gravidanza ho iniziato ad assumerla anche perché stavo ancora allattando il primo figlio, da allora non ho mai smesso di assumere integratori di B12. Per più di due anni ho usato questa B12 della Nutriva, poi sono passata a questa che funziona molto bene ed ha un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Parliamo brevemente della B12 (potete leggere tutto l’articolo qui): 

La vitamina b12, (Metilcobalamina e Cianocobalamina), che risponde anche al nome di cobalamina, è una delle vitamine del complesso idrosolubile B ed è presente in natura in quattro diverse forme chimiche: cianocobalamina, metilcobalamina, idrossidocobalamina e adenosilocobalamina.Di tutte queste, la metilcobalamina è l’unica forma con attività della vitamina b12 nel sistema nervoso centrale, soprattutto nel cervello. In ogni caso, nel fegato, il vero laboratorio dell’organismo, deve avvenire un processo biochimico di trasformazione della cianocobalamina in 5-deosiadenosil cobalamina e metilcobalamina, in modo che l’effetto della vitamina b12 si manifesti negli organi dove è necessario, come nel caso del cervello. Infatti, se questo, a causa di alterazioni metaboliche causate da disturbi patologici o carenza congenita non si verificasse, il cervello e altri organi come il midollo osseo sarebbero minacciati da una carenza di vitamina b12, pericolosa per la loro salute. Per chi sa l’inglese suggerisco di leggere anche questo articolo.

Acido Folico: prima di tutto è necessario distinguere bene.

L’acido folico e i folati sono vitamine del gruppo B (sono infatti indicati come vitamina B9). Anche se frequentemente sono usati come sinonimi, i due termini vanno distinti:

•il termine folato si riferisce alla vitamina nella sua forma naturale presente negli alimenti

•l’acido folico (acido monopteroilglutammico o pteroilmonoglutammico) è la forma ossidata delle vitamina, e identifica la molecola di sintesi presente nei formulati vitaminici e aggiunta negli alimenti cosiddetti fortificati.

Il nostro organismo utilizza l’acido folico per produrre nuove cellule. È da rilevare che per lo svolgimento dell’azione dei folati nei processi di regolazione della sintesi del Dna e proliferazione cellulare è essenziale anche un adeguato apporto di vitamina B12.Quanto ne serve? Fabbisogno nutrizionale e fabbisogno prima e durante la gravidanza.La quantità di folati introdotti con l’alimentazione, se varia ed equilibrata, è generalmente adeguata.Alimenti naturalmente ricchi di folati sono, per esempio, le verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi, lattuga), i legumi (fagioli, piselli), la frutta (kiwi, fragole e arance) e la frutta secca (come mandorle e noci).Bisogna inoltre tenere in considerazione che il processo di preparazione, cottura e conservazione degli alimenti può distruggere gran parte dei folati presenti nei cibi, dato che si tratta di vitamine idrosolubili, sensibili al calore, alla luce, all’aria e all’acidità. Nella nostra alimentazione, che è molto varia, sono sempre presenti alimenti crudi come frutta e verdura a foglia, nonché frutta secca come noci e mandorle. Ciononostante, ho preferito integrare anche l’acido folico, scegliendo questo.

Svezzamento: i miei figli sono stati entrambi allattati a lungo, per cui tutto quello di cui avevano bisogno glielo passavo io, ma qualche mese dopo aver iniziato lo svezzamento ho iniziato ad integrare piccole dosi di B12. Dall’anno in poi prendono regolarmente la B12, questa. Una volta ho comprato invece il Floradix Kindervital, che ha la B12 e tante altre vitamine, ma pur essendo un prodotto di estrema qualità non l’ho più ripreso una volta terminato poiché a parte la B12 non sento la necessità di integrare altri minerali e vitamine, per cui era un prodotto troppo ricco.A parte la B12, ogni tanto integriamo il DHA. Non sempre perché mangiamo anche molte alghe (ricche – soprattutto la nori- di questa sostanza) ma di tanto in tanto compro una confezione e la diamo anche ai bambini. Si pensa che per assumere il DHA bisogna mangiare il pesce, invece, come sempre…. gli animali sono ricchi di alcune sostanze (come la B12) poiché si nutrono in quantità di vegetali ricchi di… Per esempio nel caso del pesce possiamo leggere su Wiki che “Sono ricchi di DHA i pesci oceanici di acque fredde. La maggior parte del DHA presente nei pesci e negli organismi complessi, che vivono nelle fredde acque oceaniche, proviene dalle alghe fotosintetiche; diventando sempre più concentrata negli organismi man mano che si sale lungo la catena alimentare.” Per tanto in origine il DHA proviene dalle alghe, e difatti i prodotti vegan son prodotti con microalghe.  Recentemente ho trovato questo fantastico prodotto che ha una confezione completamente ecofriendly- biodegradabile, e penso che più avanti prenderò anche la B12 di questa marca per evitare confezioni di plastica.

Infine, ricordiamoci che dal cibo dovrebbe arrivare tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Dovrebbe e non deve perché purtroppo viviamo tempi difficili: la qualità del cibo è relativa… tutto è contaminato, inquinato, impoverito. Ci sono filiere migliori ed altre peggiori, ma di certo lo scenario è imparagonabile a prima dell’agricoltura di massa e all’inquinamento attuale. Per cui a volte la frutta stessa e gli ortaggi che mangiamo non sono poi così ricchi di nutrienti, minerali e vitamine. Se possibile è meglio sempre scegliere la filiera bio, o se ne avete la possibilità come noi, di avere orto e frutteto a cui attingere il più possibile. La varietà è sempre e comunque nostra alleata, non dimenticatelo. E se avete bisogno di integrare, fatelo senza timore e senza vergogna, effettuate gli esami necessari e informatevi bene, dopo di che scegliete gli integratori che ritenete opportuni. Quanto scritto in questo articolo è solo la nostra, personalissima, esperienza, lungi dall’avere consigli e risposte per tutti, vuole essere uno spunto e un’esempio di come in serenità una famiglia vegan è possibile, compresa gravidanza, svezzamento e crescita del bambino.

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To be continued ➡️

Rainbow Hugs 🌈 09/07/2019

 

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