GENTLE PARENTING

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Il caposaldo della mia esperienza di genitore è certamente il movimento del Gentle Parenting, o Conscious Parenting. Una cosa l’ho capita- e la sto capendo sempre di più: che per educare tuo figlio, devi prima di tutto educare te stesso. E’ un percorso complesso, profondo, importante. I figli ci danno la possibilità di essere delle persone migliori. I figli vivono dell’esempio quotidiano che sperimentano ogni giorno, dei loro genitori, della società e dell’ambiente in cui crescono. Credo che dobbiamo porci alla pedagogia in un modo completamente nuovo e illuminante. I bambini sono delle persone fatte e finite, che vanno rispettate ed aiutate nel loro percorso di evoluzione. Credo anche che ai fini di una visione più ampia, ovvero l’evoluzione dell’umanità, dobbiamo cercare di crescere delle nuove generazioni che non portino ferite da dover rimarginare in età adulta, e che, in maniera conscia o inconscia li porterebbero ad un percorso difficile nel quale investirebbero le loro energie che potrebbero altrimenti essere utilizzate per qualcosa di più positivo.

Il gentle parenting non punta alla perfezione, anzi, a mio avviso il suo punto di forza è che si basa sul concetto che come esseri umani abbiamo necessità di sbagliare per crescere, ciò che conta è riconoscere debolezze ed errori ed aiutare ad elaborarli senza viverli come un qualcosa che ci priva ma che anzi diventa strumento di crescita.
Come dice bene L.K. Knost :
“Imparare a vivere bene insieme in un mondo imperfetto, amarci nonostante o anche a causa delle nostre imperfezioni e crescere come essere umani mentre cresciamo i nostri piccoli, questi sono gli obiettivi del gentle parenting.”

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