
Ecco qui la mia esperienza con i pannolini. Fin dalla gravidanza sapevo che non avrei utilizzato pannolini usa e getta, quantomeno non in maniera seriale. I pannolini, come tutti gli oggetti che utilizziamo una volta e poi buttiamo, hanno un prezzo ambientale altissimo. Pensiamo all’energia necessaria per produrli, a quella per smaltirla e ai materiali con cui sono fatti. I pannolini viaggiano sui 500 anni per biodegradarsi (vedi articolo Pannolini ). Inoltre, un pannolino usa e getta porta con se tutta la carica batterica delle feci e dell’urina, cosa che lo fa diventare un potenziale veicolo di malattie (anche nelle discariche, per intenderci… il terreno assorbe e poi rilascia attraverso l’acqua). Così mi sono messa a fare un po’ di ricerche, perché sapevo che volevo dei pannolini lavabili ma non sapevo esattamente quali. Da esperienza diretta ed indiretta sapevo dei ciripà, ma sentivo che non erano la soluzione migliore per me. Oggi i prodotti in commercio sono tanti e sono stati pensati appunto per la vita odierna, ovvero presentano le caratteristiche pratiche dei pannolini usa e getta senza però averne il costo ambientale.

Così, dopo lungo cercare, la mia scelta è ricaduta sui Pop-In V2, della Close Parents. Ho scelto questi pannolini fondamentalmente per i materiali (bamboo bio) e perché hanno gli strap con velcro ai fianchi (mentre altri modelli, con i bottoncini, mi sembravano limitanti). Altro motivo fondamentale per cui ho scelto questo modello è che “crescono” con il bimbo. Ci sono dei modelli di pannolini lavabili che hanno delle misure predefinite (come gli usa e getta, che vanno a peso), mentre i Pop-In (come altre marche- non sono gli unici!) hanno dei bottoncini nella lunghezza del pannolino con il quale potete regolarli dalla nascita ai 16 kg. Per cui per tutto il periodo in cui vostro figlio necessiterà del pannolino utilizzerete solamente questi! Come vedete nella foto di copertina, Mete a 1 settimana con tutti i bottoncini chiusi e poi a dieci settimane già a -2 bottoncini (vabbè, Mete è un vitello e a quell’età pesava sui 7 kg).Comunque ad oggi, che di mesi ne ha quasi nove, li stiamo ancora usando. Altra cosa che mi piaceva era il fatto che hanno il guscio esterno rimovibile, quindi le parti assorbenti possono essere lavate separatamente. Io ho comprato il kit da 20 pannolini, come consiglia l’azienda qualora si vogliono utilizzare solo questi pannolini, e infatti mi sono trovata bene, in sostanza un giorno si e uno no facevo la lavatrice con una decina di pannolini, fino ai 6 mesi di Mete. Poi la quantità è un po’ calata perché al sesto mese ho inserito il vasino, in una specie di EC ma a modo mio… Ho visto che a sei mesi Mete aveva consapevolezza di quello che stava facendo, e ho trovato fosse il momento opportuno. Mamme che praticano l’EC (elimination communication) iniziano fin dai primi giorni di vita; a me non risuonava, ma come sempre nel percorso da genitori ognuno ha un proprio, singolarissimo, percorso. Comunque con l’introduzione dei cibi solidi e con il regolarizzarsi delle volte in cui fa la cacca, sostanzialmente sono calati anche i quantitavi di pannolini. Inoltre la notte adesso fa una tirata con il booster, un ulteriore panno assorbente che viene dato insieme al kit (20 pannolini- 5 booster) e che va appunto inserito per la notte.
Devo dire che sono davvero felice della mia-nostra scelta!
Certo, i pannolini lavabili sono più goffi degli usa e getta, soprattutto i primi mesi del bimbo, quando pesa poco e tutto il pannolino è ripiegato su se stesso. Inoltre è ovvio che il gesto di prendere un pannolino e semplicemente buttarlo in un sacchetto è molto più semplice e meno impegnativo del prendere un pannolino, metterlo da parte, poi quando è il momento smontarlo e caricare la lavatrice, infine metterlo ad asciugare e poi metterlo nel cassetto. Se così non fosse non avrebbero certo preso piede gli oggetti usa e getta. Ma quell’apparente meno fatica la paghiamo a caro prezzo. La pagano anche i nostri figli, con un mondo che sempre più è al collasso. Quand’ero piccola io, mica c’erano tutte le schifezze che ci sono oggi in spiaggia, per fare un esempio molto semplice!
E quindi eccomi qui, felice e serena della mia scelta che oggi voglio condividere con voi. In fondo godo comunque delle comodità moderne, vedi lavatrice. Certo quando dovevano lavare tutto a mano era sicuramente più impegnativo! Mete è nato a fine aprile, qui da noi fa caldo e quindi abbastanza presto ho iniziato a tenerlo nudo, che era la cosa che vedevo gli faceva più piacere e che io stessa ritenevo la più opportuna. Ho comprato una cerata, la stendevo a terra sopra una coperta morbida e tra la cerata ed il bimbo mettevo un asciugamano.

Inoltre ho usato un paio di pannolini lavabili di quelli a misura newborn e da 3-6 kg, eredità di mia cognata la quale mi ha anche dato i ciripà, che ho utilizzato, senza pantaloni di lana come vorrebbe la tradizione, da soli, quando faceva molto caldo e Mete dormiva (quindi non lo lasciavo nudo come da sveglio).
In definitiva, il riutilizzo è sempre la miglior carta da giocare (e questo non vale solo per i pannolini). Questi pannolini so che potrò usarli per un altro bimbo, se arriverà, oppure potrò regalarli a qualcun’altra che vorrà usarli. Il punto è che con un minimo di impegno si può fare davvero la differenza, e e ognuno fa il proprio cambiamento, poi siamo in tanti e cambieremo il mondo!
Ecco qui una demo dei Pop-In V2:
Infine, a volte ho utilizzato gli usa e getta, per motivi di varia natura, e ho sempre scelto degli usa e getta ecologici-compostabili, fatti in cotone e con certificazioni di sostenibilità ambientale. E’ ovvio che anche questa è una possibilità, che ha però un maggior costo, e seppur più sostenibile ha comunque un impatto ambientale maggiore, poiché per produrli e per smaltirli serve un quantitativo di energia di gran lunga superiore ai lavabili, se si pensa in termini di LCA (Lyfe Cycle Assessment).
Rainbow Hugs 🌈 19-01-2017